Come funziona il metodo di pesca con rete da circuizione
Rete da circuizione è il termine che indica sia lo strumento sia la tecnica di pesca utilizzata per pescare specie che rivivono in banco (da quelli più piccoli di sardine e acciughe a quelli più grandi come quelli di sgombri e tonni).
Le reti vengono utilizzate per racchiudere completamente, in forma circolare, una parte di mare in cui si sia concentrata una grossa quantità di pesce.
Solitamente il banco di pesce viene attirato nelle ore notturne in un determinato tratto di mare da una o più piccole imbarcazioni dotate di fonti luminose molto potenti chiamate Lampara.
Si aspetta che il banco sia ben compatto per stenderci attorno una rete rettangolare con sugheri galleggianti nella parte alta e una lima di piombi nella parte inferiore; quando il banco è circondato la rete si chiude nella parte inferiore e viene lentamente ritirata fino a quando i pesci sono concentrati in uno spazio abbastanza piccolo da poter essere recuperati con un coppo.
Come è fatto?
Esistono diversi tipi di reti in base alle specie che si intende pescare: il più comune, utilizzato per lo più per catturare piccoli pesci di banco (pesce azzurro) prende il nome di cianciolo o saccoleva, ma ne esistono altri come la tonnara volante, usata soprattutto nell’Adriatico per la cattura dei tonni (che ha dimensioni e robustezza molto maggiori del cianciolo, non utilizza fonti di luce e viene calata velocissimamente sul banco una volta avvistato il banco).
La forma è sempre quella di un grande lenzuolo: la parte superiore viene attrezzata con galleggianti che la tengano in superficie, mentre in quella inferiore si trovano dei piombi che aiutano a mantenerne la discesa verticale. In quest’ultima, a intervalli regolari, si trovano anche degli anelli di ferro in cui viene fatto passare il cavo di acciaio che serve per la chiusura della rete: a fine cala il cavo viene recuperato per trasformare il cilindro formato dalla rete in un sacco, in modo da impedire la fuga dei pesci.
La fase più delicata del processo è quella iniziale, in cui il comandante inizia le operazioni di controllo per individuare la grandezza dei banchi di pesce azzurro nella zona di mare che si sta attraversando; è fondamentale svolgere questo controllo con cura, perché la rete viene recuperata una sola volta per bordata!
Impatto ambientale
Per quanto riguarda l’impatto ambientale, la pesca con reti a circuizione viene generalmente considerata sostenibile, perché non danneggia i fondali e pesca solo banchi di pesce di specie approvata; non viene invece considerata tale quando viene utilizzata in abbinamento ai Fad.
I Fad (Fish Aggregate Device) sono zattere galleggianti dotati di GPS che vengono lasciate andare alla deriva e poi recuperate: un oggetto galleggiante in una immensa distesa d’acqua è solitamente di grande interesse per gli animali così, nel giro di pochi giorni, intorno a queste si concentrano grandi quantità di pesci di ogni tipo (e, di conseguenza, anche i grandi predatori cercati dai pescatori).
Quando le navi tornano poi a recuperare i dispositivi, calano la rete a circuizione e pescano tutto quello che si è radunato lì, comprese le specie non vendibili e, talvolta, quelle protette.
Di recente la pesca con i FAD è stata bandita, ma data la difficoltà di controllo dei pescatori in alto mare è sempre consigliato affidarsi a prodotti certificati sostenibili.